domenica 16 ottobre 2011

Monsieur 10%


Arriva la vicina della porta accanto con una rivelazione sconvolgente.
-Sapete come lo chiamano l'amministratore? Monsieur 10%! Preferisco non rivelarvi chi me lo ha detto, aggiunge. Poi ci ripensa e ce lo dice. Ma mi raccomando però, non dirlo agli altri!
Figuriamoci se lo dico a qualcuno. Male che vada lo scrivo nel blog. Che poi nella pratica è la stessa cosa.

E comunque non sarebbe la  prima volta. Già accadde, ad esempio, quando beccai mia cugina a fumare e questa mi costrinse a prometterle di non spargere la voce. Infatti non lo dissi a nessuno. Mi limitai solo a scriverlo col pastello rosso sull'intonaco bianco del muro del giardino.

L'agitazione nello stabile è dovuta ad una specie di soviet segreto di coinquilini. Lo scopo della cospirazione è rovesciare il suddetto Monsieur 10%. I misfatti dell'azzimmato panzone, in effetti, non sono pochi. C'è anche Little Susie. La sua presenza è per noi rasserenante come quella dell'uomo nero per un alunno della materna (vedi Dal balcone). Al momento opportuno cerchiamo di svignarcela smaterializzandoci come ombre sul muro. Invano.
-Salve! Ci possiamo incontrare per parlare una di queste sere?
E che ci dovrà dire stavolta? ci domandiamo.
-Che respiro troppo forte quando torno dallo jogging?  
O qualcosa tipo:
Non so come funziona nei vostri paesi ma in Belgio la legge prevede che  quando si cammina debba rimanere uno strato d'aria di venti centimetri tra la suola e il suolo.

Comunque la tecnologia, internet, i blog saranno pure delle conquiste straordinarie, ma quello che si riusciva a fare col buon vecchio pastello rosso resta senza uguali.

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